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  Le fasi della ricerca ln ogni indagine sociologica si possono distinguere due fasi: • la fase ideativa, che comprende la scelta del problema su cui sarà condotta l'indagine, la definizione delle ipotesi e la formulazione del disegno della ricerca; • Una fase di attività pratica, che coincide con la vera e propria indagine empirica e comprende la raccolta dei dati secondo le tecniche prescelte dal ricercatore, l'analisi dei dati e l'interpretazione dei risultati.  Le fasi della ricerca sono tutte necessarie e collegate tra loro secondo un movimento circolare, come risulta dallo schema alla pagina seguente; teoricamente, la ricerca non ha mai fine, perché dall'interpretazione dei risultati può nascere lo stimolo per una nuova ricerca. La fase teorica è molto importante poiché, prima di "scendere in campo" e dare inizio al lavoro di raccolta dei dati empirici. Fase ideativa Innanzitutto, lo studioso deve scegliere il problema su cui indagare e vag
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  Come lavorano gli antropologi?   Non è facile condensare in una definizione di poche righe le caratteristiche salienti della professione di antropologo. La letteratura antropologica, infatti, comprende moltissime tematiche: spazia dall'osservazione delle malattie all'analisi dei sistemi di parentela, dalla decifrazione di antiche scritture alla comparazione di miti e leggende, dallo studio di scheletri di ominidi vissuti milioni di anni fa all'interpretazione della magia e della stregoneria. Si ha l'impressione che l'antropologia faccia propri gli interessi di tutte le altre scienze dell'uomo, riservando per sè una quota maggiore di libertà e coraggio. Se il campo di indagine appare estremamente vario ed eclettico, al punto da rendere difficile la risposta alla domanda: "Di che cosa si occupano gli antropologie", meno arduo è spiegare come essi concretamente lavorano, perché esiste un ancoraggio solido per questa risposta, rappresentato dal lavoro
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  L'olio di Lorenzo   Regista: George Miller Genere: Drammatico Anno: 1992 Paese: USA Durata: 135 min Trama: Nel luglio del 1983, alle isole Comore, il piccolo Lorenzo Odone, di 5 anni, figlio di Augusto, un economista italiano, che lavora per la World Bank, e di Michaela, una glottologa irlandese-americana, diventa amico di un giovane negro, Omouri. Pochi mesi dopo trasferitosi a Washington, Lorenzo ha improvvise crisi, sia a scuola che a casa, e comincia a camminare con difficoltà. Dopo molti esami medici, i genitori apprendono che il loro unico figlio è stato colpito da una malattia rarissima ed ereditaria la adrenoleucodistrofia, l'ALD, che viene trasmessa dalla madre e colpisce solo i maschi e che causa una degenerazione del cervello. I medici non hanno cure per questo morbo conosciuto da poco, e per il bambino due anni di vita, sempre più penosa, perché diventerà cieco e paralizzato. I genitori, pur essendo straziati, non si arrendono, e si rivolgono ad un anz
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  WELFARE STATE ORIGINI E PRINCIPI  Nella seconda metà del XX secolo, gli Stati europei sconvolti dalla guerra e dall'esperienza totalitaria ritornarono alla legalità e alla democrazia. In questo contesto storico si affermò un nuovo modello di rapporto tra Stato e società, efficacemente indicato dall'espressione Stato sociale (o Welfare State, letteralmente "Stato del benessere"), che rappresentò una tappa significativa del processo di integrazione tra Stato e società. Il Welfare State è lo Stato che non abbandona il cittadino, ma lo assiste in ogni momento della sua esistenza, fornendogli gratuitamente una serie di servizi essenziali (formativi, sanitari e assistenziali di vario tipo) a cui un tempo provvedevano le famiglie e le associazioni caritatevoli o solidaristiche. Storicamente il Welfare State fu messo a punto per la prima volta dal governo laburista britannico tra il 1945 e il 1950 con l'attuazione del servizio sanitario nazionale gratuito.  Succes
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  L'EVOLUZIONE DELLO STATO E LE SUE FORME   Stato moderno e sovranità   La parola "Stato", adottata nel Principe (1513) di Niccolò Machiavelli (1469-1527) per indicare il potere politico organizzato, deriva dal latino status, termine usato originariamente per designare una "posizione" o situazione, tanto pubblica e collettiva quanto personale e individuale. Nell'espressione status rei publicae il termine indicava la situazione dello Stato (in latino res publica, cioè "cosa che riguarda la comunità"). Con il  tempo, l'espressione res publica (da cui il nostro "repubblica") ha finito per designare  una forma di Stato specifica, quella repubblicana, per l'appunto. Per alludere al genere, e non solo a una specie particolare, si è adottato invece il termine status, ovvero "Stato", che contraddistingue il lessico politico dell'Europa moderna. Secondo Max Weber, il cambiamento di significato del termine "Stat
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  IL POTERE CHE COS'è IL POTERE ln generale, con il termine potere si intende la capacità di ottenere degli effetti, di produrre dei cambiamenti o di esercitare un'influenza. Nell'ambito particolare dei rapporti interpersonali e sociali, il potere coincide con la capacità, posseduta da singoli o da gruppi, di modificare il comportamento di altri singoli o di altri gruppi. Da questa definizione possiamo ricavare due aspetti fondamentali del potere: • in primo luogo, si tratta di un concetto che non si riferisce a una cosa, a un'entità, ma che coglie una relazione tra due singoli, tra due gruppi o tra un singolo e un gruppo; • in secondo luogo, quello di potere è un concetto bifronte, perché si può riferire sia a un comando impartito da un uomo (o da un gruppo) a un altro uomo (o gruppo), sia a un semplice "poter fare", "essere in grado di".  Di tale duplice natura ognuno di noi ha senz'altro fatto esperienza fin da quand'era piccolo: l