ENI
ENI
Eni S.p.A., originariamente acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, è un'azienda multinazionale creata dallo Stato italiano come ente pubblico nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 1906 - Bascapè, 27 ottobre 1962, è stato un imprenditore, partigiano, politico e dirigente pubblico italiano), che fu presidente fino alla morte nel 1962, convertita in società per azioni nel 1992.
l'interpretazione ufficiale della società, le sei zampe del cane simboleggiano le quattro ruote dell'automobile e le due gambe del guidatore), l'Eni è attiva nei settori del petrolio, del gas naturale, della chimica, della produzione e commercializzazione di energia elettrica e di energia da combustibili fossili.
Gli storici dell'economia tendono a mettere in evidenza nella nascita dell'ENI una diversa concezione dell'intervento pubblico rispetto a quella che fu alla base della nascita dell'IRI (acronimo di Istituto per la Ricostruzione Industriale – è stato un ente pubblico economico italiano con funzioni di politica industriale): se nel caso dell'IRI lo Stato si limitò a intervenire in emergenza per “salvare” le aziende private, in quello dell'ENI lo Stato svolse un ruolo “strategico” e in parte di concorrenza agli interessi dell'industria privata.
LA NASCITA DI ENI
acronimo di Azienda Generale Italiana Petroli, è stata una compagnia petrolifera pubblica italiana) era nata nel 1926, l'Anic (L'Anic S.p.A., acronimo di Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili, è stato il nome di una azienda di stato operante nel settore petrolchimico) nel 1936 e la SNAM (Snam S.p.A. acronimo di Società Nazionale Metanodotti) è una società di infrastrutture energetiche con sede centrale a San Donato Milanese attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano) nel 1941. L'orientamento dei governi dell'immediato dopoguerra era però quello di chiudere e liquidare l'AGIP, a causa degli scarsi ritrovamenti seguiti alle ricerche. Invece proprio a partire dal 1945 vi furono i primi promettenti ritrovamenti di metano in alcuni pozzi scavati dall'AGIP in Pianura Padana. L'appoggio politico di Alcide De Gasperi e di Ezio Vanoni fu determinante nel favorire l'approvazione della legge istitutiva dell'ENI che fu comunque preceduta da un lungo dibattito parlamentare.
La legge concedeva all'ente il monopolio nella ricerca e produzione di idrocarburi nell'area della Pianura Padana; al nuovo ente fu attribuito il controllo
di Agip, Anic, Snam e
di altre società minori, configurandosi così come un gruppo
petrolifero-energetico integrato che potesse garantire lo sfruttamento delle
risorse energetiche italiane. L'ENI aveva il compito di “promuovere e
intraprendere iniziative di interesse nazionale nei settori degli idrocarburi e
del gas naturale”. La “rendita metanifera” garantita dal monopolio del gas
permise all'ENI di finanziare i propri investimenti, anche molto ingenti.
Nonostante l'ENI fosse nato per sfruttare le risorse
petrolifere della Pianura Padana, i
ritrovamenti petroliferi sul suolo italiano (Cortemaggiore, Cela) non si rivelarono particolarmente abbondanti. Nonostante ciò, gli anni Cinquanta
furono anni di grande sviluppo per:
·
la rete di gasdotti, che permise lo sfruttamento del metano sia per uso residenziale sia per uso industriale;
·
la rete di
distributori di benzina, che seguì lo sviluppo della rete
autostradale e fu coadiuvata dalle aree di servizio e dai “motel Agip”;
· l'immagine dell'Agip, grazie alle campagne pubblicitarie incentrate sul logo del "Cane a sei zampe", introdotto già nel 1952;
· la chimica, con la costruzione del polo petrolchimico di Ravenna, che andò a intaccare il monopolio della Montecatini nei fertilizzanti.
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